Giu 242011
AL DIRIGIBILE
Provo in prosa a raccontare, la mia storia molto speciale; l’esperienza indimenticabile, vissuta con voi del Dirigibile. Era l’autunno del 2008, io ero ancora appena fagotto. Una mattina triste ed uggiosa, vedevo mia madre un po’ pensierosa, tutt’ad un tratto arriva papà, dove andremo? Chi lo sa? Entriamo allora in un grande cancello, che strano posto mi sembra quello, “siamo arrivati?” dice Dadà, “ci siamo quasi!” risponde papà. Percorriamo allora una lunga discesa, mamma è nervosa in sala d’attesa; sorridente arriva Antonella, andiamo tutti, in una stanza bella, poi ci mostra tutti gli ambienti, colorati, allegri e assai splendenti. Mara in cucina ha uno strano cappello, prepara le pappe su un brillante carrello; poi per passione e un po’ per dispetto, al cambio, Mara quanti calci sul petto. Ecco! Finalmente conosco Lucia, che è da sempre la fatina mia! Occhi azzurri, capelli ricci, solo tu mi calmavi se facevo i capricci; sguardo dolce, tono affettuoso, sapevi tranquillizzarmi quando ero nervoso, con te ho trascorso momenti belli, pieni di giochi e ritornelli. Serene nanne con Nina ho fatto,mentre abbracciavo un coccodrillo nel letto, dicesti a mamma che ero cresciuto, e finalmente avevo camminato. Un saluto a Cinzia in segreteria, mi piace tanto la suo scrivania; spingo pulsanti e sposto tutto, poi scappo via e le faccio l’occhietto. Con Monica e Martina, ho cantato la prima canzoncina; con l’altissima Antonella, ho letto la fiaba più bella. Quasi tre anni sono passati, con quattro versi li ho ricordati. Porto nel cuore con gioia infinita, i primi anni della mia vita. Chiedo scusa a chi non ho nominato, e con tanto affetto saluto emozionato. Grazie di cuore da quel fagotto, che grazie a voi ora è quasi un ometto. Grazie ancora da mamma e papà, e vi ringrazia pure Dadà. Ricorderò sempre l’adorabile, grande famiglia del “DIRIGIBILE”. Con un bacio, un abbraccio, un inchino; vi da l’arrivederci il vostro Stefanino. Stefano, Simone, Stefania e Saverio
Cinzia