Ott 172011
Tu chiamale se vuoi....Emozioni!
E’ molto difficile spiegare come ci si trova a lavorare coi bambini; c’è chi pensa che sia una cosa semplice, chi si rende conto delle responsabilità e delle difficoltà alle quali si può andare incontro. Sono un’educatrice ormai da cinque anni, e ho sempre amato il mondo dei bambini, la loro ingenuità, il loro essere sinceri ad ogni costo, il loro stare al mondo chiedendo solo di imparare a fare da soli e una buona dose di coccole e attenzioni. Ogni anno arrivano bambini nuovi, con esigenze e culture diverse; il lavoro che si svolge con loro di anno in anno non cambia, anche se spesso ci si ritrova a lavorare in maniera diversa in base a quelle che sono le richieste dei bambini. Una costante, però, di ogni situazione è l’emozione che si prova quando è un bambino, o un gruppo di bambini, a coccolarci e a sollevarci il morale nelle giornate “no”. L’educatrice sorride sempre, è propositiva, coccola i suoi bimbi con dolcezza e spensieratezza, lasciando fuori dal lavoro tutto ciò che può riguardare problemi e preoccupazioni; c’è stato un periodo della mia vita in cui credevo di riuscire a sorridere e lasciarmi tutto alle spalle, ma mi sono resa conto che non è stato proprio così; io sorridevo, mi lasciavo andare ad abbracci e coccole, ma forse i miei occhi parlavano, e lasciavano trasparire quella che poteva essere un po’ la tristezza di quel mio periodo. Sono stata letteralmente curata da una bambina, che si è presa cura di me abbracciandomi in ogni momento, guardandomi negli occhi con una sensibilità e una tranquillità tale da sbalordirmi e rendermi più serena; sembrava che dicesse: “non preoccuparti maestra, ci sono qua io!”. Ero un po’ inconsapevole di quello che stava accadendo, e solo col tempo mi sono resa conto di quanto sia stata importante questa esperienza e di quanto mi abbia aiutato a superare delle difficoltà che fino a quel momento mi sembravano insormontabili. E’ bastata tanta dolcezza e tanta cura e buon umore a scuotermi e farmi capire molte cose della vita. Ogni anno i genitori ci ringraziano peri il lavoro che svolgiamo; in realtà, io credo che spesso e volentieri dobbiamo essere noi educatrici a ringraziare questi splendidi bambini, che con la loro gioia e semplicità ci spingono a ritornare “piccoli”, e a capire quanto sia bello vivere col sorriso e la bontà d’animo; è emozionante portare alla coscienza questi pensieri, e rendersi conto di essere così fortunati a lavorare in questo ambiente, nonostante la stanchezza e le responsabilità che questo lavoro comporta. Grazie bambini Claudia Summa
Antonella